Nuovo codice sulla proprietà industriale
In un messaggio sulla mailing list di ISOC Italia, Vittorio Bertola segnala la presenza, nella bozza del nuovo codice sulla proprietà industriale (risalente a luglio 2003), di una serie di norme che equiparerebbero del tutto i nomi a dominio ai marchi industriali (escludendo in pratica la possibilità di utilizzare un dominio per qualcosa di diverso da una attività commerciale).
Inoltre, il codice istituisce nell’ambito del Ministero delle Attività Produttive una commissione per l’accesso all’Internet, composta esclusivamente da rappresentanti del governo e dell’ufficio brevetti e marchi, che prenderebbe il posto del policy board relegando ad una non ben definita funzione consultiva le strutture rappresentative della comunità Internet nazionale.
A parte le evidenti questioni di merito (non è ammissibile che Internet venga considerata come una pura e semplice attività produttiva), è assai discutibile il fatto che il testo della proposta di legge sia finora circolata esclusivamente tra gli esperti di diritto industriale, escludendo dalla discussione strutture come Società Internet e le rappresentanze dei provider e degli utenti.