Una notizia vecchia di un mese, che è stata “stranamente” fatta passare sotto silenzio dai media e che non mancherà di suscitare gli applausi dei soliti sostenitori della “proprietà intellettuale”.

Secondo la Corte Europea di Giustizia, la musica puo’ essere depositata come marchio registrato in Europa. E’ quanto emerge da un test su commissione dell’agenzia olandese di marchi registrati Shieldmark. Il fondatore dell’azienda ha citato in giudizio suo padre, fondatore dell’agenzia concorrente Kist, per ottenere un trademark europeo su parte del brano Per Elisa di Beethoven. La musica viene usata in una pubblicita’ che mostra una gallina canticchiare (o meglio, chiocciare) le prime nove note della nota melodia. Il trademark e’ assicurato dall’immagine di un pentagramma con le note Mi Re diesis Mi Re diesis Mi Si Re Do La. La Corte Suprema olandese si era domandata se i suoni potessero essere registrati, visto che di solito i marchi registrati sono garantiti solo per qualcosa che puo’ essere rappresentato graficamente. La Corte europea ha confermato che effettivamente uno spartito musicale e’ una rappresentazione del suono, e quindi puo’ essere registrato. La vicenda potrebbe provocare gravi conseguenze per la messa a disposizione del pubblico del patrimonio musicale europeo. Il marchio registrato, d’ora in poi, potra’ essere usato anche per reclamare diritti su brani per i quali il copyright è scaduto da tempo, e che quindi dovrebbero essere di pubblico dominio.

Il testo della notizia è stato tratto da EDRI-gram 23/2003.

Il comunicato stampa e la sentenza dal sito della Corte Europea.

Vado a vomitare.

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