No e-patents!

No banana Union! No software patents!

SOFTWARE PATENTS Council process broken (segmentation fault). Choose: 1) Relaunch on drive B: (ask for B-Item in Council). 2) Reboot system (renewed referral to Parliament)

Tra pochi minuti a Bruxelles inizerà la manifestazione indetta dalla Foundation for a Free Information Infrastructure e dalle altre organizzazioni che si battono contro la legalizzazione dei brevetti sul software. La manifestazione, alla quale partecipo purtroppo solo idealmente, toccherà alle 10.00 la sede del Consiglio Europeo, dove si sarebbe dovuta discutere l’adozione formale della direttiva (decisione rinviata a giovedì prossimo), e alle 11.00 la sede della conferenza dei Presidenti del Parlemento Europeo, che dovrebbe (ma non è scontato!) formalizzare la richiesta alla Commissione Europea di riavvio del processo legislativo approvato a larghissima maggioranza (19 favorevoli, 2 contrari, 1 astenuto) dalla Commissione Giuridica ai primi di febbraio (richiesta comunque non vincolante per la Commissione, che potrebbe benissimo rispodere con un Noi tireremo diritto). Seguirà una conferenza pubblica presso l’hotel Le Roy d’Espagne.

Intanto, uno studio commissionato dalla direzione generale per le politiche economiche e sociali del Parlamento Europeo sottolinea come, contrariamente alle assicurazioni della Commissione Europea e in accordo con gli oppositori, il testo attuale della proposta produrrebbe un regime brevettuale simile a quello in vigore negli Stati Uniti e che consente la brevettabilità di algoritmi, strutture dati, protocolli di comunicazione e metodi commerciali. L’analisi smonta inoltre la bugia secondo la quale le piccole e medie imprese si oppongono alla direttiva solo perché sono “male informate”, ed invita le istituzioni europee a non commettere gli errori già commessi dagli Stati Uniti e a promuovere metodi per la tutela del software più veloci ed economicamente sostenibili.

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