Io voto SI` anche per Giulia
Da Carmilla.
Mi chiamo Giulia Lorenzoni, ho 30 anni. In quest’ultimo anno mi sono ammalata di sclerosi multipla, una malattia autoimmunitaria molto grave. A tutt’oggi non si conosce una cura risolutiva e si può solo ricorrere a farmaci che ne rallentano la progressione.
Poiché questa malattia, della quale soffrono solo in Italia 52.000 persone, potrebbe trarre beneficio dall’impiego di cellule staminali embrionali, vi chiedo di dare una mano alla ricerca medica VOTANDO SI’ AL PRIMO QUESITO REFERENDARIO DEL 12 e 13 giugno (quesito relativo alla ricerca sulle cellule staminali).
La malattia che colpisce soprattutto i giovani tra i 20 e i 30 anni, aggredisce il sistema nervoso centrale mediante distruzione delle guaine protettive dei fasci nervosi. Nella sua fase iniziale si manifesta con attacchi più o meno violenti a cui seguono periodi di quiete in cui lentamente si possono recuperare le funzioni che si erano perse (il recupero non è scontato e spesso non completo). Poi si può entrare (70% dei casi) in una fase progressiva in cui il corpo non riesce più a recuperare i danni subiti.
Nel mio caso (la sclerosi è molto diversa da persona a persona) la violenza degli attacchi è stata molto forte: in pochi mesi mi sono trovata semiparalizzata su una sedia a rotelle, non potendo bere acqua perchè mi andava di traverso, non riuscendo a parlare chiaramente perché la lingua era semiparalizzata; ci vedevo doppio, avevo gravi difficoltà urinarie.
Sono stata ricoverata in ospedale per più di 50 giorni consecutivi, e adesso, da novembre, dopo una drastica chemioterapia, sono in uno di quei periodi di quiete in cui il corpo può recuperare dai danni che fa la malattia, se gli riesce. Continuo a fare una cura chemioterapica in pastiglie e le mie condizioni sono fortunatamente molto migliorate (ho recuperato quasi tutto).
Le cellule staminali embrionali sono una grande speranza per sconfiggere questa terribile malattia e altre molto gravi (alzheimer, parkinson, cardiopatie, diabete, tumori, sclerosi laterale amiotrofica). Non ce la togliete.
Grazie di tutto cuore
Giulia Lorenzoni